sabato 24 ottobre 2015

Cari amici, Mercoledì 28 ottobre 2015 ore 13.00, la rubrica del tg5 "indignato speciale" manderà in onda una mia intervista. Seguitemi!

mercoledì 14 ottobre 2015

Perché non vai in tv?




Cari amici,  in questo post, voglio rispondere alla questione dei media e mezzi di comunicazione. Molti mi scrivono come mai non vado in tv a raccontare la mia storia. Quando a metà settembre mi sono decisa a denunciare la mia vicenda ai giornali ho scritto alle principali testate giornalistiche. Dopo un paio di giorni sono arrivate le televisioni locali ed io con piacere ho rilasciato loro delle interviste. Il 25 settembre 2015 il tgcom ha mandato la mia intervista su varie testate televisive mediaset, e anche il tg5 ha riportato la mia intervista. Nei giorni successivi diversi programmi televisivi anche importanti (l’arena, la vita indiretta, mi manda rai 3, striscia la notizia, l’indignato speciale), mi hanno contattato, per alcuni ho rilasciato interviste telefoniche, per altre ho registrato interviste vere e proprie, ma nessuno fino ad oggi l’ha mandata in onda.
Vi chiederete il motivo di questo silenzio. In realtà, me lo chiedo anch’io. Mi sono fatta un’idea, ve lo confido,  purtroppo non  è buona. Forse esiste un accordo politico tacito(assurdo) che impedisce di mettere in evidenza problemi che riguardano la “BUONA SCUOLA”? Io non lo so. Però questa vicenda mi porta riflettere. Se così fosse manca nel nostro paese un po’ di libertà d’informazione. Mi rendo conto che la mia vicenda dimostra una carenza non solo normativa, ma anche una carenza infrastrutturale, sociale e morale.

Ringrazio tutti i giornalisti che hanno scritto la mia storia e tutte le persone che mi seguono sul mio blog e pagina facebook, voi rappresentate la speranza che una società più giusta la possiamo costruire insieme. 


mercoledì 7 ottobre 2015

Appello al Ministro della Pubblica Istruzione

Un benvenuti a tutti nel mio blog.
Per quelli che non mi conoscono io sono Mariaclaudia Cantoro insegnante disabile
che lavora a 250 km da casa. Precaria da diversi anni. Alcune settimana fa ho deciso
di denunciare ai giornali la mia situazione di disagio.  Successivamente ho aperto una pagina facebook "vorrei poter andare a lavorare". Questa pagina mi aiuta a tenere viva l'attenzione sulla mia storia. Purtroppo, dopo venti giorni dalla mia denuncia non è successo nulla di significativo, la sensazione che provo è quella essere stata abbandonata dalle istituzioni al mio destino.
Per fortuna la vita mi ha abituato a “resistere” davanti alle difficoltà. Voglio fare un nuovo appello al Ministro.

“Caro Ministro della Pubblica Istruzione, mi trovo in una situazione di grave disagio, in quanto non è facile per me raggiungere la scuola di Cagli (PU), mi affatico molto, non so per quanto tempo riuscirò a resistere. Non voglio rinunciare ad insegnare. Credo nella formazione di una società migliore e voglio fare la mia piccola parte. Faccio appello alla sua sensibilità e al suo buon senso. Le chiedo di trasferirmi presso un’altra scuola raggiungibile con dei mezzi pubblici. Le chiedo di restituirmi la mia indipendenza. Attendo una sua risposta. Cordiali saluti. Professoressa Mariaclaudia Cantoro”